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Laboratori per le scuole dell’infanzia e primarie

L’uomo, da che esiste, ha sentito il bisogno di raccontare la realtà attraverso la rappresentazione di essa e non è un caso che in ogni società, grande o piccola, il teatro sia un elemento sempre presente…

Laboratori per le scuole dell'infanzia e primarie, a cura di Pietro Pilla

Il gioco di finzione è una fase di crescita autentica per il bambino, dove inizia a sfruttare la propria creatività e l’ingegno sia per creare mondi possibili che per immedesimarsi in qualcuno diverso da sé. Potremmo dire che i bambini sono i primi attori della loro vita, e questo passaggio così spontaneo lo si dà spesso per scontato.
Non è facile per noi attori adulti, quando dobbiamo calarci in una parte, recuperare quella naturalezza tipica del bambino. Da qui la volontà di aiutarli a non perdere questa magnifica spontaneità che rende ogni cosa che fanno unica ed eccezionale.
Crescendo i bambini iniziano a giudicarsi e incontrano le prime inibizioni.

Il teatro è un’isola felice, in quanto offre un’occasione per uscire allo scoperto, per mettersi in gioco e per socializzare.
Con il teatro si entra in uno spazio libero, in un mondo dove tutto è possibile, dove si abbattono i confini e si superano le inibizioni.

Grazie alla recitazione si sperimentano differenti modi di essere e, attraverso il gioco di ruoli, il teatro si configura come lo spazio idoneo per relazionarsi, mettersi in discussione e lavorare insieme agli altri per un risultato comune che appaghi tutti.
Proponiamo il teatro come un luogo dove la diversità sia una ricchezza, dove ogni soggetto possa mettere a disposizione il proprio talento. In questo modo lo spazio scenico diventa una palestra dove interagire sempre con uno sguardo aperto.

Fine ultimo è la conquista di una maggiore sicurezza personale, l’utilizzo cosciente del proprio corpo e il lavoro di squadra.

TEATRO SCUOLA

Un laboratorio a tema del tutto gestito da noi per sperimentare con i bambini le tecniche attinenti alle discipline teatrali, finalizzato alla messa in scena di un saggio finale. Tema di quest’anno le favole di G. Rodari. Il laboratorio prevede una serie di esercizi atti a superare le normali inibizioni dei ragazzi nell’esporsi davanti a un pubblico: liberazione del corpo nello spazio, esercizi per la voce ed esercizi di coordinazione dei movimenti con la parola. In seguito si procede ad una serie di improvvisazioni sempre più complesse fino a trattare il tema scelto per lo spettacolo finale. Ai bambini sarà chiesto di decidere come affrontare il tema scelto sotto ogni punto di vista (dal testo alla sua realizzazione sulla scena, con tanto di colonna sonora, costumi e scenografia).

Per i più piccoli si è pensato ad un approccio sostanzialmente ludico, mettendo i bambini nella condizione di acquisire gradualmente la coscienza di esibirsi davanti agli altri.

  • Si partirà da esercizi e giochi di gruppo atti a scoprire le infinite possibilità di movimento di un corpo nello spazio;
  • Esercizi di coordinazione del movimento del proprio corpo con i corpi dei compagni;
  • Giochi in cui sperimentare le proprie capacità vocali;
  • Improvvisazioni di gruppo a tema sugli elementi, sulle stagioni, sui colori, sui suoni che il nostro corpo può produrre… ;
  • Scoperta delle maschere e dei travestimenti: ai bambini sarà chiesto di portare dei vestiti vecchi, cappelli, mantelli, foulard e un oggetto di uso comune a testa come degli imbuti, mestoli di legno,ombrelli e via dicendo per andare a creare una scatola con i travestimenti. Di volta in volta i bambini dovranno scegliere dalla scatola quegli elementi che serviranno a connotare i protagonisti delle loro storie.
  • Lavoreremo sul raccontare una storia per arrivare gradualmente, attraverso una serie di improvvisazioni mirate, alla rappresentazione finale della fiaba che i bambini sceglieranno.

Laddove all’interno dell’istituto ci siano già dei maestri che svolgano laboratori teatrali, proponiamo di monitorare il lavoro degli insegnanti con i bambini nella fase preparatoria (scelta dell’argomento, preparazione del testo, impostazione del lavoro). Ipotizziamo un incontro al mese per un totale di quattro incontri,  per subentrare in seguito nella fase finale di allestimento degli spettacoli. Si tratterebbe di uno scambio di testimone tra chi fino ad oggi ha seguito questo genere di attività nelle scuole, e due attori professionisti che hanno una competenza specificatamente teatrale. Metteremmo tutta la nostra esperienza a disposizione degli insegnanti e degli allievi per la buona riuscita del saggio finale.

Queste proposte sono da considerarsi flessibili ed eventualmente rimodulabili in base alle esigenze dell’istituto scolastico interessato.

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